Ore ancipiti

Pencola. E’ tempo di raccogliere il maggengo. Annotta. E dalla falesia luminelli che galleggiano nel mare indaco. Ansiti di pescatori, Trascinano con fatica antropica le barche sulla spiaggia. Garruli di gabbiani. Gutta di brina la sterpaglia della falesia.

Perso in un “Rave”

Allampanato. Quel dolore fluttuante dallo stomaco fino allo sterno. Infausto, nefasto, focatico al cuore. In un collage di emozioni è fomite di parossistiche fonesi. Tra discinetici è un geode sonoro. Il tam-tam tribale protrae lo smarrimento tra corpi madidi ed allucinati.

Labilità

Sdraiata sulla spiaggia, addormentata. Onda m’incoglie, scioglie i legacci del sonno. Destami acqua fredda. Odore di mare in un respiro profondo. Un risveglio in istanti di vita. Cosciente del poco trovato: refolo per respiri profondi, l’incertezza per affanno. Ma dalla sabbia al mercato di merci, fermo i passi. Vendo la mia testa al migliore offerente. […]

La cinta dei pensieri

Amenità per una lepida e ridente ameba. Una personalità nell’altra, che importa! Non tutto scorre. Qualcosa si ferma e ristagna. cresce e ramifica. Con un ammaraggio inaspettato si perde la cognizione del tempo. E’ nella cinta dei pensieri un’ameba edace e non fa circolare i pensieri.

Io e te

Sulla mia pelle profumo e morbida seta. Le tue mani cesellano i miei fianchi, si posano, scivolano lungo il vestito, risalgono lungo la schiena fino al collo e, con lieve pressione, mi incorniciano il viso Scorre una emozione calda, e ribolle. E’ tardi. Vorrei restare, ma una timida e sciocca resistenza mi porta a fuggire […]

Noi

Solenni promesse in istanti ciclici. Tediarsi, è solo un attimo che trasecola il presente. Un infinito insieme. Vorrei averti, trascorrerti accanto, e non averti perso. Desidero quell’eterno cerebrale istante, aspirare a quell’eterna ma salubre fatica, vorrei non rimpiangerlo, si, quell’attimo presente per entrambi.

Attratta da te

Un fremito e la bramosia pervade il mio corpo- Il tuo sguardo, diretto ai miei occhi, si ferma e penetra. Celo l’ardore e assumo una postura disinvolta. Ma il desiderio è mordace, e basta sfiorarsi. Freme il mio corpo. Siamo ancora distanti. Incauto e furtivo abbraccio salda le mie membra alle tue. Il respiro blandisce […]

Anamnesi

Anamnesi per una anchilosi di nuovi fremiti per il virgulto che sorge ai bordi di rattrappite coscienze stanche senza possanza. Anamnesi per il cordiale cinismo che attanaglia figli stanchi. Anamnesi per beoni che berciano! Anamnesi per i beoti! Anamnesi per i tanti cenobiti. Un’anamnesi per circonfondere e non essere tentati di circonvenire. Latori di nuovo […]

Immane dilemma

Una vita nasce. Con un filo sottile legata al mondo. Uno spiffero soffiato nel mondo. Con un sibilo udito nel mondo: un gemito. Un passo incerto, un passo certo nel mondo. Una vita muore. Se un filo che vibra al soffio vitale, non vibra più. Animella, sgorga rosso sangue dal pube.

Weruska Costa

Nasce a Cosenza il 20 febbraio 1975. Scrive poesie dall’età di sei anni, si nutre di emozioni e di vita, studia.

Vive a Rende, nel centro storico, fino all’età di diciannove anni, frequenta il liceo B. Telesio di Rende e si trasferisce a Messina per studiare Giurisprudenza. Nel 2000 pubblica Giochi d’anima con la casa editrice Eli, presenta il libro a Terranova da Sibari dove nascono relazioni sociali culturali che permangono nel tempo. Le poesie e le relazioni sociali le consentono di partecipare a cenacoli ed incontri culturali in tutta Italia, in special modo a Roma.

Con ii trasferimento a Milano inizia l’attività imprenditoriale e di marketing.

Vive a Nerviano (MI)